Girone dei “distratti”

Due nuovi gironi nell’Inferno dantesco: i “distratti” e i “copioni”

Talvolta, quando si scrive un libro, vengono riportati parti  di testo estratti da altri volumi.  Ciò è legalmente permesso fino ad una certa percentuale rispetto all’intero testo del volume. Importante, però, è sempre citare le fonti, cosa che gli Editori e gli autori  onesti indicano nella Bibliografia del nuovo volume, ovvero: il nominativo dell’autore, il titolo del volume, la casa editrice, l’anno della prima pubblicazione  (ed eventualmente quelli delle successive ristampe) del volume da cui sono stati estrapolati parti di testo.
Indicare le fonti esatte, soprattutto delle ristampe successive, offre agli studiosi la possibilità di conoscere il frutto di ulteriori ricerche che sono state svolte in seguito e pubblicate, appunto, nelle edizioni successive. Non indicarle, significa cassare la conoscenza agli studiosi ed agli interessati di tali ricerche.
Purtroppo non tutti hanno l’abitudine di indicare le fonti esatte, soprattutto quelle delle ristampe successive. Le ragioni possono essere moltemplic
i. Le più comuni sono:
- essere in buona fede e non sapere effettivamente che ci sono state ristampe successive , anche se con i mezzi di ricerca che disponiamo oggi, sarebbe sufficiente fare una ricerca  sulla Rete al fine di evadere ogni dubbio;
- omissione deliberata quando si conosce la persona e non si vuole far sapere in giro che quest’ultima ha ristampato il volume;
- peggio ancora, omissione deliberata e appropriazione dell’altrui opera di ingegno.
Fermo restando che oggi assistiamo ad un fiorire di scrittori ed al crescere dell’abitudine di appropriarsi dell’altrui opera di ingegno, dovete sapere che praticamente  da sempre, non solo sono vittima di appropriazioni indebite del mio lavoro ai limiti della concorrenza sleale, ma anche di non essere  deliberatamente citata nelle bibliografie.

Ho dunque deciso di aggiungere due gironi all’inferno di “colui che nel mezzo del cammin della sua vita, si ritrovò in una selva oscura…“:

- il girone dei distratti ospiterà tutte quelle persone che “distrattamente” non citano o si “dimenticano” di citare le fonti esatte, con la possibilità di redimersi ed ascendere al Purgatorio;
- nel girone dei
copioni invece, finiranno tutti coloro che  si appropriano dell’altrui opera d’ingegno

Sperando che i distratti e i copioni, prima o poi, riusciranno a trovar “la dritta via

QUESTO E’ IL GIRONE DEI “DISTRATTI”

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